Veneto Orientale
Valle Vecchia e la laguna di Caorle
Presentazione
Il percorso
Suggerimenti
Presentazione
La laguna di Caorle è un ambiente naturalistico straordinario ed è composta di numerose valli da pesca arginate e vincolate come aree di tutela paesaggistica d´interesse regionale, facenti parte del più ampio parco Lagunare di Caorle e Bibione e che rappresentano una delle rarissime testimonianze di come fosse la laguna salmastra e le paludi che caratterizzavano il territorio litoraneo.
Le valli principali della laguna di Caorle, comprese fra i canali Nicesolo e dei Lovi, sono quattro e presentano una fisionomia di tipo lacustre, con molti specchi d´acqua a salinità molto bassa:
Valle Zignago: la più estesa, (il cui toponimo deriva da Cignago ossia il cigno reale da sempre in zona) posta a nord della laguna e delimitata ad ovest dal canale Nicesolo.
Valle Perera: la meno estesa, posta ad est di valle Zignago.
Valle di San Gaetano, o Valle Grande: posta a sud di valle Zignago, rappresenta, probabilmente la zona lacustre, più bella di tutta la laguna perchè ricca di canneti e di un fitto reticolato di canali e specchi d´acqua.
In quest´ ambiente particolare trasse ispirazione Ernest Hemingway per scrivere "Di là dal fiume e tra gli alberi " (1948), quando ospite nella villa padronale dei baroni Fianchetti, risalente al 1600 e situata nel borgo di San Gaetano, esercitava la sua grande passione: la caccia.
Valle Nuova:raggiungibile solo con la barca, posta a sud di valle Grande, confina a sud con Valle Vecchia è suddivisa in due distinti bacini, (quello più piccolo è noto come Vallesina), e rispetto alle altre, le sue acque presentano una salinità leggermente più alta.
Tutte le valli da pesca sono di proprietà privata e al loro interno, con qualche leggero distinguo, sono svolte attività agricole e di vallicoltura (cefali e anguille in primis).
Un altro aspetto che accomuna le valli è la presenza dei "casoni caorlotti", tipica abitazione dei pescatori di valle, che rispetto ad altre zone lacustri del Veneto, hanno meglio conservato le caratteristiche originali.
I "casoni", che oggi si tende a recuperare, andarono quasi totalmente distrutti durante i lavori di bonifica cui la zona fu sottoposta dalla fine della grande Guerra.
La laguna di Caorle è delimitata a sud da Valle Vecchia che presenta una fisionomia diversa da quelle sin qui menzionate, poiché è un´isola caratterizzata da suoli sabbiosi-limosi e argillosi e che fino alla prima metà del´900 non era stata interessata da rilevanti opere di bonifica.
La mancanza d´insediamenti rurali e la non strategicità della zona fece sì che anche le opere di bonifica, operate nei primi anni ´60, fossero d´entità molto modeste, determinando così lo svilupparsi di un ambiente agricolo-stepposo.
La zona, sottoposta ad un lento ma inesorabile degrado ambientale, sia a causa del proliferare incontrollato dei daini (importati anni addietro) ma soprattutto a causa dei numerosi bagnati e campeggiatori, i quali oltre a "seminare" rifiuti, operavano più spesso lo spianamento sistematico delle dune, iniziò ad essere recuperata negli anni ´90, quando la sua gestione passò a Veneto Agricoltura.
Il recupero ambientale di Valle Vecchia ha fatto sì che oggi essa sia uno dei territori costieri dove il litorale sabbioso conserva una sostanziale integrità primitiva e soprattutto si presenta privo di quelle opere d´urbanizzazione balneare, che hanno saturato e distrutto quelli di gran parte del Veneto.
Valle Vecchia rappresenta quindi un ambiente unico e ricco di numerosi biotipi, ideale per essere visitato sia a piedi sia in bicicletta.
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Il percorso:
Per giungere a Valle Vecchia, si parte da Sindacale, frazione del comune di Concordia Saggittaria da cui dista 7.5 Km. posta sulla statale provinciale 42.
La scelta di Sindacale è dettata dal fatto che il piazzale della Chiesa è molto ampio e permette di parcheggiare l´auto in tutta tranquillità ed è posta a poca distanza da Valle Zignago.
Il percorso in Valle Zignago è molto limitato, poiché tutta la valle è di proprietà privata, ma lo stesso ci darà un´idea di quello che sarà il paesaggio agricolo che incontreremo.
Per coloro che non sono interessati a Valle Zignago, consiglio di parcheggiare l´auto in località Villaviera, dove troverete il parcheggio di una trattoria e prima di parcheggiare forse sarà il caso di chiederne il permesso.
Lasciata Valle Zignago ci si addentrerà poi nella zona dell´ex palude Gramigna, ora zona agricola, per proseguire poi in Valle Rotella, dove potremo ammirare da vicino alcuni casoni caorlotti.
Infine dopo aver passato la località Brussa, arriveremo alla nostra meta: Valle Vecchia di Caorle, dove è possibile fare il bagno, oppure intrattenersi nella zona "museale-didattica" predisposta dal Veneto Agricoltura.
Prendendo contatto con la struttura di Valle Vecchia è anche possibile avere informazioni su gite a cavallo.
Il percorso è abbastanza lungo e si svolge completamente in piano, equamente diviso fra asfalto e sterrato.
Sicuramente il tratto più pericolo è quello che dall´incrocio con la strada xxx porta in località Brussa, dopo di che alla vostra destra noterete la pista ciclabile (pista in ghiaino) che ci porterà sino al ponte sul canale Cavanella.
Sulla strada del ritorno faremo tappa in una delle numerose idrovore presenti in zona, che testimoniano le opere di bonifica operate nel secolo scorso.
I punti di ristoro sono molto rari (Sindacale, loc. Brussa e Valle Vecchia) e quindi una buona scorta d´acqua è d´obbligo.
I periodi migliori per effettuare il percorso sono la primavera e l´autunno.
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Suggerimenti:
Infine due sono le deviazioni che vi proponiamo:
a) Brussa e il canale Alberoni.
In località Brussa è possibile effettuare una deviazione a destra e percorrere tutto l´argine del canale Alberoni sino al ponte sul canale Cavanella, evitando la strada asfaltata.
Per questa deviazione, che non abbiamo provato, può esservi d´aiuto le indicazioni turistiche che trovate in loco e tenete presente che la parte terminale del tragitto potrebbe essere problematica se le rive del canale non fossero curate.(erbe alte, etc.).
Effettuando questa deviazione, allungherete il percorso di circa 5.0 Km.
b) Julia Concordia (Concordia Sagittaria).
Ritornati a Sindacale, se le forze ve lo consentono, vi suggerisco una visita alla città di Concordia Saggittaria, l´antica Julia Concordia, importante colonia romana fondata nel 42 a.C. presso l´incrocio della Via Annia con la via Postumia, dove è possibile ammirare fra l´altro la cattedrale costruita fra il X e l´XI secolo, dedicata a Santo Stefano e l´adiacente museo con numerosi reperti e resti visibili anche dall´esterno.
Per chi vorrà approfondire la storia di Julia Concordia, molto interessante e curato, è la sezione realtiva a Julia Concordia nel sito del comune di Concordia Saggittaria.
Effettuando questa deviazione, allungherete il percorso originale d´altri 13.0 Km. per un totale di 64.0 Km.
Vi consigliamo di ingrandire molto la mappa e questo per poter usufruire di tutte le fote che vi sono allegate.
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Data | Giugno 2009 |
Partenza | Sindacale (VE) |
Arrivo | Sindacale (VE) |
Lunghezza | 51.0 Km |
Tempo percorrenza | 3 ore e 24' |
Difficoltà | Facile |
Velocità media | 15.0 Km/h |
Dislivello: salita | 0.0 mt. |
Bicicletta consigliata | MTB |
% strada asfalta | 32.9% |
% pista ciclabile | 7.5% |
% sterrato | 48.8% |
% sentieri - tratturi | 10.8% |
DESCRIZIONE PERCORSO

Lasciamo il parcheggio della Chiesa e una volta sulla statale 42 giriamo a sinistra e poco prima del ponte sul Canale Cavanella Lunga (dopo il ponte prende il nome di Canale Sindacale) svoltiamo ancora a sx, per Via Canalon.
Dopo circa 400 mt passeremo a fianco dell´idrovora Sindacale, costruita nel 1932.(

Al termine di Via Canalon, svoltiamo a sx. imboccando Via Garibaldi fino a raggiungere l´incrocio con Via Villaviera.


Giunti in Via Villaviera, giriamo a dx e dopo pochi metri imbocchiamo, sempre a dx. Via Zignago.
Percorsi pochi metri l´asfalto lascia il posto allo sterrato percorrendo il quale possiamo visionare una piccolissima parte della valle (la parte più bella è proprietà privata e non accessibile), che tuttavia da una prima idea delle terre messe a bonifica.
In questo tratto il problema di sbagliare strada non c´è perché le varie "cancellate" obbligano ad un percorso forzato che ci porterà nuovamente Via Villaviera.
Nota: Coloro che ritengono superfluo il giro in Valle Zignago e vogliono evitare qualche chilometro d´asfalto che percorre la campagna possono iniziare il tragitto dal punto (


Raggiunto un primo incrocio al Km. 5.5, giriamo a dx. e dopo circa 500 mt.ci troviamo in località, la più piccola località del Comune di Caorle, in corrispondenza di una trattoria, mentre la strada principale piega a sx. direzione Castello di Brussa prendendo il nome di Strada di Villaviera, noi giriamo a dx. in direzione "case Zanchi" (

Percorsi circa 300 metri siamo obbligati a girare a sx, imboccando una strada sterrata, immersa nella campagna, ai lati della quale possiamo vedere alcuni ruderi di case coloniche, contemporanee delle bonifiche, ormai abbandonate.
Le grandi distese di terra sono molto curate ma soprattutto immerse in un silenzio irreale che accentua la sensazione, stupefacente, di trovarci in un luogo disabitato e lontano dalla civiltà.
Dopo circa 1 Km. in corrispondenza di due case coloniche abbandonate, giriamo a sx. e dopo altri 800 mt. all´incrocio con Via Alberoni, giriamo a dx. (


La strada, sempre sterrata, dopo circa 1.0 Km. piega a dx. e subito dopo a sx. da questo punto iniziamo a costeggiare, (alla nostra dx.) la Valle Perera (

Qualche centinaio di metri prima del bivio, che ci porterà in Valle Rotella, sulla sinistra s´intravede un vecchio casolare, in ottimo stato di conservazione e tuttora abitato.
Arrivati al bivio teniamo la dx. seguendo lo sterrato "principale", mentre alla nostra sx. inizieremo a costeggiare il canale Alberoni (

Dopo aver passato le "case Combattenti" (



Seguendo sempre la strada sterrata, al Km. 13.6 ci ritroviamo in riva al canale Alberoni, (poco prima che questi confluisca nel canale Nicesolo

Proseguiamo il percorso lungo lo sterrato alla nostra dx. (a sinistra possiamo vedere l´ennesimo casone) e quando la strada piega nuovamente a dx. alla nostra sx. è possibile vedere alcuni casoni caorlotti, posti sulle rive del Nicesolo.
A questo punto, se le rive sono curate, è possibile proseguire dritti e raggiungere, prima il punto



Ritornati al bivio per Valle Rotella, giriamo a dx. dove lo sterrato lascia il posto ad un tratturo che costeggia il canale Alberoni, immersi in un paesaggio bucolico in cui il silenzio ispira un´innaturale tranquillità da assaporare quanto più a lungo possibile.
èL´ambiente è bellissimo, soprattutto nel tratto in cui un ponticello ci permette di attraversare il canale Alberoni (

Il tratturo, in concomitanza di un boschetto, piega a sx, trasformandosi in sterrato che conduce alla strada asfaltata, dove giriamo a dx. (


Abbandonato lo sterrato e presa la direzione per Brussa, ci troviamo a percorrere il tratto più insidioso di tutto il tragitto, perché la strada non è molto larga ma in compenso assai trafficata dai bagnanti diretti alle spiagge di Valle Vecchia.
Il tratto pericolo è tuttavia molto breve, poiché una volta raggiunta la località di Brussa, inizia la pista ciclabile ( a dx.), caratterizzata da un fondo in ghiaino che rende un po´ pesante la pedalata.
La pista ciclabile termina all´inizio del ponte sul canale Cavanella (

Deviazione proposta:
Arrivati alla Brussa, seguendo le indicazioni turistiche, è possibile girare a dx, fino a raggiungere il canale Alberoni proseguendo lungo l´argine del canale del Morto arrivando infine al ponte sulla Cavanella.
Questa deviazione, noi non l´abbiamo testata, ma è stata desunta dalle indicazioni turistiche trovate in loco e se realizzabile vi eviterà di percorrere la ciclabile a stretto contatto con il traffico della statale godendo nel contempo di un panorama sicuramente migliore.

Arrivati in cima al ponte, vale la pena di fermarsi per ammirare lo splendido panorama che la Valle Vecchia offre e se il tempo lo permette è possibile scorgere, alla nostra dx,. i campanili di Caorle.
Sempre alla nostra dx. si nota l´isolotto della zona umida di Cavanella (

Scesi dal ponte la strada asfaltata finisce ed inizia un rettilineo e polveroso sterrato ( Via Valle Vecchia ), al cui termine si trova l´area di sosta (con parcheggio auto) di Valle Vecchia.
A destra del rettilineo, sempre in sterrato, si trova la pista ciclabile, la quale in ogni modo non mette al riparo dalle nuvole di polvere sollevate dalle automobili che rendono l´aria irrespirabile.
All´inizio dello sterrato (a dx.


Percorsi circa 400 mt. dai cartelli indicatori, svoltiamo a sx. imboccando in lungo sterrato che conduce alla parte est della valle (ex palude Dossetto, chiamata così perché si trova ad una quota più alta rispetto al resto della valle) e che segna l´inizio del nostro percorso in Valle Vecchia.
Percorsi altri 0.65 Km. attraversiamo il ponte sul canale Baseleghe (

Nota: Poco prima di giungere al ponte sul Baseleghe, alla vostra dx. parte un sentiero che vi porta ai casoni di Brussolo e di Troso


Al Km. 25.0 la strada piega a dx. (a sinistra il passaggio è impedito poiché la zona fa parte dell´azienda agricola pilota di Valle vecchia) e appena la vegetazione lo permette salite sull´argine da dove è possibile ammirare un paesaggio vallivo bellissimo: alla vostra sx. noterete un´isoletta con il tipico casone caorlotto, mentre a dx. ammirare in lontananza il porto di Baseleghe, e alcuni casoni.
La necessità di salire sull6ac´argine, per ammirare il panorama vallivo, è determinata dal fatto che la strada corre almeno 2,3 metri più bassa sino al punto in cui "muore" il canale Baseleghe.
Lo sterrato prosegue lungo la parte finale del canale Cavanella e quando piega a dx. inizia a costeggiare il tratto in cui il canale dei Lovi (



´Lo sterrato al Km. 26.8 piega verso l´interno per tornare subito dopo a costeggiare la palude del Merlo e questo c´indica che siamo arrivati al punto in cui "muore" il canale Baseleghe e che stiamo lasciando la zona dell´ex palude Dossetto.
Il paesaggio, alla nostra sinistra, cambia aspetto rapidamente e in luogo degli argini compaiono i primi pini della pineta e appena la vegetazione lo permette vale la pena di arrivare al litorale per ammirare il panorama che la Palude del Merlo offre.
Lo sterrato, man mano che si procede, in alcuni punti diventa un tratturo e la pineta diventa sempre più grande. Numerosi sono i sentieri da percorrere solo a piedi, che danno la possibilità di accedere all´arenile mentre e al Km. 28.7 (



Poco prima di arrivare all´area attrezzata (parcheggio auto e punto di ristoro), sulla sinistra si trova uno degli accessi al mare più frequentati dai bagnati, dal quale si stacca ( sempre a sx.) un sentiero percorribile solo a piedi, con numerosi cartelli informativi nei quali sono riportate nozioni di massima sull´ambiente litoraneo della valle Vecchia.
Passata l´area attrezzata, lo sterrato si fa impegnativo poiché il fondo si presenta particolarmente ricco di sabbia che ostacola non poco la pedalata e probabilmente in alcuni tratti si dovrà scendere e proseguire a piedi.
Prima che la strada pieghi a destra tornando a costeggiare il canale Nicesolo, sulla dx. si trova un sentiero ciclabile che porta alla zona umida di Falconera (

Proseguiamo dritti mentre lo sterrato si ricompatta rendendo la nostra pedalata più fluida.
Una volta giunti in riva al Nicesolo il panorama si apre e alla vostra sx. potete ammirare l´ennesimo panorama vallivo con alcuni caratteristi casoni.

Al Km. 32.6 arriviamo ad incrociare Via Sbregavalle (lungo rettilineo sterrato che conduce a Via Valle Vecchia), dove è possibile ammirare Porto Falconara, una delle poche zone aperte della laguna.
Ricordatevi che Via Sbregavalle è, purtroppo, frequentata anche da motociclette ed automobili.
Proseguiamo dritti, seguendo l´argine del canale Canadare (

Tenete presente che dopo una pioggia questo tratturo potrebbe essere assolutamente impraticabile e quindi sarete costretti a percorrere Via Sbregavalle per ritornare in Via Valle Vecchia.
Da tenere presente che anche con la bella stagione, alcuni settori sono caratterizzati da tratti acquitrinosi che bisogna attraversare a piedi. Percorsi poche centinaia di metri noterete sulla dx. un sentiero che conduce in uno dei posti d´osservazione che vi darà la possibilità di vedere una parte della zona umida Canadare (

Il silenzio quasi irreale è spesso rotto dal rumore sordo dei motori delle imbarcazioni, lievemente attutito dagli alti argini che dividono la valle dai canali Nicesolo e Canadare.
Seguendo sempre il tratturo si arriva ad un incrocio (


Dopo circa 2.0 Km. si arriva nella zona umida di Cavanella, e al bivio lasciamo perdere il sentiero di sinistra e proseguiamo per pochi metri tenendo la destra, e quindi svoltiamo a sinistra attraversando un ponticello di legno che porta in un isolotto che merita assolutamente di essere visto.
Questo rappresenta il posto ideale per una sosta.
Riprendendo il viaggio attraversiamo un altro ponticello e seguendo il tratturo, direzione sud, ci ritroveremo all´ingresso di Valle Vecchia (


Oltrepassato il ponte sul Cavanella, ci si presenta una lunga linea d´asfalto (ricordatevi che sino a località Brussa potete pedalare sulla pista ciclabile alla vostra sx.) che percorreremo sino all´idrovora Villa, costruita nel 1925, sul canale dei Lovi.
Poco prima di arrivare all´idrovora giriamo a sinistra lungo uno sterrato (avete il canale alla vostra dx.) che dopo aver attraversato un ponticello, probabilmente costruito nello stesso periodo dell´idrovora, incrocia con via Alberoni (


Arrivati in Strada Villaviera, giriamo a sx. e una volta giunti alla trattoria in località Villaviera (


Arrivo piazzale Chiesa di Sindacale.

A questo punto se forze e tempo non vi mancano, vi suggerisco una veloce escursione a Julia Concordia, percorrendo la strada che affianca prima il canale Cavanella Lunga e quindi un tratto del Lemene.
Via Cavanella, che vi porta a Concordia Saggittaria, inizia sul ponte della Cavanella Lunga, attraversando la statale e dirigendoci a nord.
Andata e ritorno sono circa 13.0 Km. facendo estrema attenzione, poiché la strada (asfaltata), priva di pista ciclabile è molto trafficata.
Tuttavia una volta giunti a Concordia, la vostra fatica sarà ripagata dai numerosi reperti storici d´epoca romana che potete ammirare e soprattutto da una visita alla Chiesa e al suo battistero.