Veneto
Pasubio:
Gli Scarrubi e la strada degli Eroi
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Presentazione
Il percorso
Presentazione
Il percorso si snoda sulle Piccole Dolomiti Vicentine fra la Val di Xomo, la Val Mollestua, la Val Sorapache, la Val Canale e la Val di Fieno con l´obiettivo di raggiungere il rifugio Achille Papa a quota 1915 mlm, e in posizione panoramica sul versante meridionale del Pasubio.
Oltre agli stupendi ambienti naturalistici che caratterizzano il percorso, il suo aspetto storico riveste una valenza particolare come testimoniano le lapidi incastonate sulla facciata sud del rifugio a ricordo degli eventi bellici della Grande Guerra, come il comunicato riguardante la cruenta battaglia del 2 luglio 1916 in cui l'esercito italiano respinse a fatica l'avanzata austriaca.
La zona del Pasubio, infatti, fu teatro di uno dei fronti più cruenti della 1^ Guerra Mondiale particolarmente duro fu il 1916), e già dal 1922 è definita "Zona Sacra".
La "Zona Sacra" è accessibile da due strade: quella degli Scarrubi che parte dal Passo Xomo (dopo Bocchetta Campiglia è totalmente sterrata) e quella degli Eroi, che inizia a Pian delle Fugazze per svilupparsi poi nella Val Fieno e successivamente nella Val Canale, attraverso la Galleria degli Eroi.
In realtà la vera strada degli Eroi (lunga circa 2 chilometri) è quella che dal rifugio Papa conduce alla Galleria di Havet, dove nella roccia sono incastonate delle targhe che ricordano le medaglie d´oro del Pasubio.
Ovunque si possono notare i segni lasciati dalla guerra come le trincee, i crateri delle bombe, o le strade usate dai soldati.
La stessa strada degli Scarrubi fu costruita (in dieci mesi di duro lavoro dall´esercito Italiano, prima come mulattiera e poi come strada carrabile) per permettere agli automezzi di portare i rifornimenti al fronte del Pasubio.
Essendo la strada degli Scarrubi ricavata sul fronte Nord del Monte Forni Alti (2023 mlm) durante il periodo invernale era difficilmente percorribile e di conseguenza più esposta al fuoco nemico, si rese necessario trovare vie alternative per assicurare i rifornimenti sul Pasubio.
Per questo motivo furono aperte le strade che oggi conosciamo come "strada delle 52 gallerie" e "strada degli Eroi".
La strada delle 52 gallerie (lunga circa 5.0 Km ), essendo larga poco più di due metri e piuttosto tortuosa, non era adatta agli automezzi e costringeva i soldati a procedere a piedi.
Ora la strada delle gallerie è vietata al transito delle biciclette e può essere percorsa solo a piedi, muniti di torcia elettrica perché alcuni tratti sono completamente al buio.
Questa rappresenta un´ottima alternativa a chi vuole raggiungere il rifugio Papa immergendosi in un ambente storico, paesaggistico particolare.
La strada degli Scarrubi è vietata al transito degli autoveicoli tranne quelli dei gestori del rifugio A. Papa.
Pure la strada degli Eroi è chiusa al traffico, ed è caratterizzata dalla presenza di pietre miliari che ogni chilometro segnano la distanza.
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Il percorso:
Il percorso è "molto difficile" non tanto per la lunghezza ma per le pendenze che bisogna affrontare che volte, anche se per brevi tratti, raggiungono il 15%.
Il punto di partenza è la località di Ponte Verde, a pochi chilometri dall´abitato di S.Antonio, raggiungibile da Schio (VI) passando per Valli del Pasubio e percorrendo la "strada del Pasubio" (SS 46) seguendo le indicazioni per Rovereto.
Ponte Verde si trova subito dopo al bivio che porta a passo Xomo in corrispondenza di un parcheggio, e poco prima di una trattoria che noterete alla vostra sinistra.
Volendo usufruire del parcheggio il consiglio che vi diamo è quello di arrivare presto, poiché lo spazio a disposizione è molto esiguo.
Quello che vi proponiamo è di arrivare al Rifugio Papa dal Passo Xomo, per raggiungere il quale percorreremo una strada asfaltata in leggera salita, adatta a scaldare i muscoli in vista della salita degli Scarrubi.
Potete, in alternativa, salire al rifugio percorrendo la strada degli Eroi e scendere poi per gli Scarrubi.
Da Passo Xomo, sempre su asfalto, giungeremo a Bocchetta Campiglia (partenza per strada delle 52 gallerie), affronteremo poi una serie di tornanti sugli Scarrubi, terminati i quali saliremo per la gola del Canevon di Campiglia dove la strada taglia la parete rocciosa proseguendo fino al rifugio Papa con una lunga, inesorabile ed interminabile salita.
La fatica espressa per arrivare al rifugio sarà ampiamente ricompensata dall´impareggiabile panorama che ci aspetta.
Il ritorno a Ponte Verde, passando per Pian delle Fugazze, lo faremo seguendo la strada degli Eroi, scavata sulle pareti verticali dell´impervia Val Canale, che presenta un andamento tortuoso, soprattutto dopo la galleria degli Eroi (Val Fieno) ed è caratterizzata da tratti particolarmente esposti e accidentati che impongono un´estrema attenzione e soprattutto "sistemi frenanti" perfettamente funzionanti.
Risulta evidente che poter affrontare il percorso è necessaria una certa preparazione fisica: d´obbligo l´uso della mountain bike, meglio se ammortizzata, e del caschetto.
Ricordate inoltre che a parte il rifugio Papa per tutto il percorso non vi sono punti di ristoro se non a passo Xomo e a Pian delle Fugazze-Ponte Verde.
Infine prima di intraprendere il percorso accertatevi che le condizioni meteo siano eccellenti perché è assai frequente il "pericolo" che la zona sia avvolta dalla nebbia, soprattutto in quota.
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Suggerimento:
Vi consigliamo di ingrandire molto la mappa e questo per poter usufruire di tutte le fote che vi sono allegate.
Data | Aprile 2009 |
Partenza | Ponte Verde -Valli del Pasubio (VI) |
Arrivo | Ponte Verde -Valli del Pasubio (VI) |
Lunghezza | 29.6 Km |
Tempo percorrenza | 3 ore e 40' |
Difficoltà | Molto difficile |
Velocità media | 8.0 Km/h |
Dislivello in salita | 1476 |
Bicicletta consigliata | MTB |
% strada asfalta | 32.5% |
% pista ciclabile | 0.0% |
% sterrato | 67.5% |
% sentieri - tratturi | 0.0% |
DESCRIZIONE PERCORSO
Il percorso inizia a Ponte Verde, dove imbocchiamo la strada per passo Xomo, proprio vicino al parcheggio ed è impossibile non notare il cartello che v´indica la direzione.
La strada asfaltata è in leggera salita nel primo e ultimo chilometro, mentre nella parte centrale è pianeggiante e in alcuni tratti anche in discesa.
Non essendo per niente impegnativa ci servirà per riscaldare i muscoli in vista della ben più impegnativa salita degli Scarrubi.
Passo Xomo: 5.2 Km. (+1056 mlm)
Arrivati a Passo Xomo possiamo già immergerci in quei bellissimi panorami sulla Valleogra e la Val Posina.
Lasciato il passo e imbocchiamo la strada asfaltata alla sinistra del rifugio Xomo che presenta una pendenza media del 10%.
Al termine del tratto asfaltato saremo in località Bocchetta Campiglia (6.5 Km - +1215 mlm ) in corrispondenza di un gran parcheggio da dove partono numerosi sentieri per il Pasubio.
Da segnalare in particolare il n° 366, che corrisponde alla "Strada delle 52 Gallerie" .
Lo sterrato che qui inizia ci accompagnerà per tutto il percorso sin a Pian delle Fugazze.
Bivio per Malga Campiglia: 7.6 Km (+1207 mlm)
Da B.Campiglia proseguiamo dritti e notiamo subito che la strada procede in leggera pendenza sino al bivio per la malga Campiglia, dal quale poi riprende a salire con una pendenza media del 9.5%.
Inizio tornanti Scarrubi: 9.6 Km (+1420 mlm)
Lasciato il bivio per la Malga, dopo circa 1.4 Km, incontriamo il 1^ tornante e sulla vostra destra potrete vedere la Val Mollestua e il Soglio della Rasta (+1133 mlm). Oltrepassato il 2^ tornante, dopo circa 1.5 Km giungiamo 3^ tornate che c´introdurrà sulla vera e propria strada degli Scarrubi, scavata alle pendici degli omonimi monti, è particolarmente pericolosa in quanto sempre esposta.
Da questo momento ci attendono 9 tornati consecutivi, alcuni dei quali presentano un tratto asfaltato che agevola la presa della ruota dandoci la sensazione di far meno fatica.
Fine tornanti Scarrubi: 13.3 Km (+1710 mlm)
Al km. 13.3 terminano i tornanti degli Scarrubi e la strada piega decisamente a sinistra, dove un e brevissimo falsopiano ci farà riprendere forza, dopo il quale la salita si fa più decisa e lo sterrato si presenta piuttosto sconnesso obbligandoci più spesso a cambiare direzione per migliorare la presa della bici sul terreno.
La strada, taglia il fianco del Canevon di Campiglia e si mostra in tutta la sua lunghezza, fiaccando in alcuni momenti la nostra forza di volontà.
Questo è forse il tratto più duro, sia per la fatica sin qui espressa sia per la pendenza e come sopra citato per il fondo stradale.
Rifugio Achille Papa : 15.7 Km (+1915 mlm)
Prima di arrivare al rifugio, raggiungeremo l´altitudine massima del percorso (+1930 mlm al Km. 15.4).
Arrivati al rifugio il meritato riposo è d´obbligo per riprendere le forze necessarie ad affrontare la strada degli Eroi.
Intorno al rifugio molte sono le testimonianze riguardanti la Grande Guerra e potrete godere di panorami bellissimi soprattutto quello che da verso la Val Canale.
A Nord del rifugio partono numerosi sentieri verso le cime del Pasubio, alcune delle quali percorribili in mountain bike che portano a cima Polon, al Dente Italiano o al Dente Austriaco dove natura e storia si fondono in un tutt'uno.
Galleria Havet: 18.0 Km. (+1802 mlm)
Lasciato il rifugio A.Papa scendiamo a valle, percorrendo la strada degli Eroi scavata interamente nella roccia e che alterna tratti in galleria ad altri completamente sospesi sulla Val Canale con un fondo piuttosto dissestato.
Fino alla galleria avremo alla nostra destra la Val Canale.
Il nome deriva dal fatto che sulla parete rocciosa sono collocate delle targhe in onore delle Medaglie d'Oro al Valor Militare che combatterono sul Pasubio durante la Grande Guerra.
Passata la galleria si aprirà il panorama sulla Val di Fieno e la Val dell´Omo.
Pian delle Fugazze: 26.7 Km. (+1160 mlm)
Dalla galleria Havet, prima di raggiungere la strada del Pasubio dobbiamo affrontare 13 tornanti molto impegnativi, soprattutto i primi caratterizzati da un fondo stradale accidentato.
L´ultimo tratto è comunque caratterizzato da un fondo estremamente ciclabile.
Arrivati alla statale, finisce lo sterrato, giriamo a sinistra in direzione Valli del Pasubio.
Ponte Verde : 29.6 Km. (+933 ml)
Percorsi circa 3 Km. su asfalto e tutti in discesa, arriviamo a Ponte Verde da dove eravamo partiti.